Tradizioni

La cultura popolare di Barrea conserva ancora tracce dell’antica civiltà agro-pastorale che ha caratterizzato la vita civile e religiosa del paese da tempo immemorabile. Questa cultura, con le sue tradizioni, riti, cerimonie e credenze, sta progressivamente scomparendo.

Il Digiuno

“Secondo un’antica usanza, il 22 febbraio si digiuna in onore della Madonna del Digiuno, in segno di ringraziamento per la sua protezione dalle avversità e dai pericoli della vita. Si narrano storie e leggende, a proposito di questa ricorrenza, come quella di una lettera a caratteri d’oro apparsa sulle acque del fiume Sangro che irradiava luce quale espressione della volontà della Madonna. Altri riferiscono di uno scampato pericolo del paese da una invasione nemica o della scongiurata epidemia di peste o della protezione dai fulmini.” (*)

Riti matrimoniali

Il matrimonio tradizionale univa al rito religioso diverse usanze tipiche del folclore locale. La tradizione vincolava gli sposi, i genitori e tutti i parenti a ripercorrere i rituali che precedevano la celebrazione vera e propria del matrimonio e i festeggiamenti che la seguivano, secondo tempi e modi prefissati. Al matrimonio era legata anche una tradizione culinaria con ricette tipiche come la “minestra della sposa” e la “zuppa della sposa”.

Riti funebri

Le testimonianze più antiche di forme di culto dei morti nel territorio di Barrea sono le inumazioni della necropoli arcaica di Colleciglio risalente al VI-VII secolo a.C.. Le indagini archeologiche sul sito hanno permesso di ricostruire alcuni aspetti dei riti funebri dei più antichi abitanti della valle. Con la diffusione del cristianesimo si affermarono usanze introdotte dal nuovo credo religioso, con riti e onoranze funebri tipiche della tradizione cattolica, anche se non mancavano in passato forme di culto specifiche del posto.

Feste patronali

S. Tommaso Apostolo

“L’ultima domenica di giugno si rinnovano i festeggiamenti in onore di S. Tommaso Apostolo; si svolgono, con rito religioso e manifestazioni civili, sin dal sabato precedente. Rinomate bande musicali, tra cui la Banda di Barrea, accompagnano la processione religiosa del santo protettore e allietano la serata eseguendo brani noti. Nel pomeriggio sono organizzati giochi popolari e, a tarda sera, avviene l’estrazione dei biglietti di una lotteria che mette in palio, come primo premio, una pecora. Intorno alla mezzanotte, concludono i festeggiamenti i fuochi pirotecnici.” (*)

Madonna delle Grazie

“L’8 settembre, in occasione della natività della Beata Vergine, veniva festeggiata la Madonna protettrice Maria SS. delle Grazie, anch’essa portata in processione nell’antica Chiesa di S. Maria della Baja, dove si celebrava una solenne funzione religiosa. Terminata questa, la processione – accompagnata da canti popolari che si propagavano nell’ampia vallata – rientrava nella chiesa parrocchiale. Oggi, la Madonna è festeggiata la domenica successiva al ferragosto per consentirne la partecipazione ai barreani non residenti e ai numerosi turisti presenti.” (*)

Tradizioni culinarie

La cucina barreana rispecchia in larga misura la tradizione gastronomica abruzzese. È basata su ingredienti che in passato erano per lo più di provenienza locale ed erano prodotti nell’ambito di un’economia agro-pastorale spesso ai limiti della sussistenza. Quindi è una cucina “povera” e popolare.

Oltre alle tipiche ricette abruzzesi, come i famosi maccheroni alla chitarra o la pecora “al cotturo”, la tradizione culinaria di Barrea presenta diversi piatti e dolci tipici, come la minestra della sposa o la pizza dei pastori.

Il costume di Barrea

Barrea, fino a qualche decennio fa, aveva una propria tradizione sartoriale. La maggior parte del vestiario, di uso comune o da indossare in particolari ricorrenze, era confezionato da artigiani del posto utilizzando spesso tessuti prodotti in loco (il paese era un centro di produzione ed esportazione di panni in lana). Nell’ambito di questa tradizione, era stato elaborato un modello per l’abbigliamento popolare maschile e, soprattutto, femminile che, pur ricalcando le forme tipiche dell’Abruzzo montano, aveva alcuni caratteri distintivi. Un esemplare del costume femminile di Barrea è conservato presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma.

La tradizione musicale

Le prime notizie dell'esistenza di un concerto bandistico a Barrea risalgono alla fine del XIX° secolo. Da allora, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, la banda di Barrea, sotto la guida di vari maestri, mantenne un'intensa attività concertistica a livello locale. Lo scoppio della Guerra pose fine a questa prima esperienza musicale. Dopo alcuni decenni di interruzione la tradizione bandistica nel paese fu ripresa all'inizio degli anni ottanta con la costituzione del concerto bandistico "Città di Barrea". Attualmente a Barrea sono presenti due distinte bande musicali.

(*) Da AA.VV, “Barrea Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Storia – luoghi – itinerari”, Testo di Raffaele Di Iulio